Un nuovo macchinario completamente automatizzato per gestire la lavorazione della lamiera in tutte le fasi, dal taglio laser alla piegatura fino alla punzonatura, con un notevole risparmio di tempo e di materia prima. È il principale investimento che Chiarenza Group di Corzano ha effettuato grazie all’accesso ad un finanziamento del Pnrr per transizione ecologica e digitale, dell’ammontare di un milione e 230mila euro, di cui una parte erogata a fondo perduto e una parte legata al credito d’imposta.
Nella presentazione del progetto e nella messa a punto di tutta la necessaria documentazione Chiarenza, operante nell’ambito dell’impiantistica industriale con specifico riferimento a carpenteria e saldatura, è stata assistita da SA Finance, società del gruppo Saef che si occupa appunto di finanza agevolata e mediazione creditizia.
Un’operazione condotta nel segno della tecnologia e con uno sguardo proiettato al futuro per l’azienda bresciana, fondata nel 2003 dai fratelli Mustafa e Ibrahim Sherbini, di origine egiziana, ed oggi giunta alla seconda generazione, rappresentata (sono otto in tutto i giovani destinati a raccogliere il testimone) dal giovane Ali Sherbini, responsabile amministrativo, che spiega: «L’obiettivo per noi era aprire un nuovo canale e sviluppare un nuovo settore, potendo realizzare internamente tutti i processi di lavorazione della lamiera ed offrendo un servizio completo al cliente, oltretutto con la massima puntualità e precisione».
Il punto
Il «salto» generazionale è avvenuto nella Chiarenza attorno al 2018 ed ha impresso subito una forte accelerazione ai processi produttivi, in termini di innovazioni e strumenti, ma soprattutto di visione. Tanto che da «piccola carpenteria», la realtà guidata dalla famiglia Sherbini ha raggiunto rapidamente l’assetto di una Pmi, che oggi realizza 8 milioni di fatturato (la previsione è di raggiungere quota 12 milioni per fine 2023) ed impiega 165 dipendenti, con un’età media fra i 30 e i 35 anni.
Oltre all’acquisizione dell’innovativa macchina per taglio laser, gli investimenti recenti hanno riguardato anche l’integrazione di un secondo capannone di 3.500 mq, sempre nella zona industriale di Corzano, con carroponti di portata di 26t, taglio laser, piega e calandra. «La nostra – riferisce ancora Ali Sherbini – è una carpenteria industriale che si distingue grazie all’industria 4.0, quindi con l’utilizzo di tecnologie intelligenti come l’IoT, l’automazione e l’intelligenza artificiale. Accanto alla realizzazione di nuovi impianti, forniamo una gamma di servizi di manutenzione ordinaria, preventiva e straordinaria di impianti industriali, meccanici ed elettrici». E con un impegno importante in direzione di un approccio sostenibile alla lavorazione del ferro e verso le tematiche della sicurezza.
Le prospettive
Tuttavia, la fase di sviluppo dell’azienda di Corzano è appena cominciata. Chiarenza si rivolge ad un target clienti che comprende acciaierie, fonderie, settore petrolifero, tubazioni, laminatoi, comparto energetico («lavoriamo molto con un’azienda di cogenerazione che produce biogas»).
Il mercato per ora è prevalentemente concentrato in area bresciana e l’export costituisce poco meno del 10% (Usa, Canada, Germania), ma «abbiamo l’ambizione di espandere le vendite verso l’estero – annuncia Ali – e ci concentreremo per raggiungere questo traguardo, così come cercheremo di innovare ulteriormente e digitalizzare al massimo tutti i nostri sistemi produttivi. Costruiamo già i nostri software in casa, poiché sono loro che devono adattarsi a noi e non viceversa».
Anita Loriana Ronchi